venerdì 5 dicembre 2014

IL CARILLON



È iniziato Dicembre ed è iniziato l’avvento. Mi è sempre piaciuto questo periodo dell’anno, ricco di aspettative, suoni, profumi, luci colorate e tanta magia.
La cosa più bella del Natale è l’allestimento dell’Albero.
Quest’anno il mio bambino, che ha 2 anni e mezzo, era un po’ più consapevole di ciò che stava accadendo. Quando il papà ha portato su in casa le scatole impolverate, che passano in cantina la maggior parte dell’anno, sbirciava curioso mentre si apriva la scatola dell’albero. Con grande impegno mi ha aiutata ad aprire i rami, ha supervisionato al posizionamento delle lucine colorate e si è prodigato nell’estrarre dal sacchetto le ghirlande dorate.
“Anch’io, mamma, anch’io!” esclamava con la sua vocina ogni volta che tiravo fuori una pallina colorata e con attenzione la posizionava sul ramo.
Quando finalmente abbiamo posizionato l’albero al suo posto, con le lucine colorate accese, vi si è seduto vicino ed è rimasto a lungo a guardalo rapito, allungando ogni tanto un ditino verso di esso, pronto a ritirare la manina quando il papà gli ricordava che l’albero di Natale si guarda, ma non si tocca.

Contrariamente ad ogni mia aspettativa, però, non è l’albero la cosa che lo affascina di più, bensì il carillon natalizio, a forma di albero con sotto i cantori che cantano la stella. Con delicatezza lo prende in mano, gira la figura dell’albero e resta ad ascoltare la musica in religioso silenzio. Confesso che ho un po’ il timore che il carillon non superi questo Natale, ma credo che sia giusto che il mio bambino impari ad avere a che fare con oggetti delicati perché credo che non sia mai troppo presto insegnare ai bambini come trattare con la giusta attenzione le cose. Mi affascina il modo in cu, con delicatezza, gira la figura, lo appoggia sul tavolo e resta a guardarlo mentre suona.

L’altro giorno, durante un gioco irruento, il carillon è stato colpito da un pelouche ed è caduto sul tappeto. Immediatamente è calato il gelo: con orrore il piccolo colpevole guardava il carillon aperto in due e, intanto che il papà si adoperava per sistemare il meccanismo che si era inceppato e non suonava più, Polpetta mi ascoltava in religioso silenzio mentre gli dicevo che il carillon è un oggetto prezioso, non solo perché è fragile, ma anche perché a lui piace moltissimo e bisogna fare attenzione a come si usa.
Fortunatamente superpapà è riuscito ad aggiustare il meccanismo, mentre la mamma, utilizzando la sua arma preferita, la colla a caldo, ha riassemblato i pezzi scollati.
Ora il mio bimbo ha imparato la lezione: si avvicina al carillon, chiede se lo può avere e lo usa con rispetto, lo stesso rispetto con cui porta a tavola i bicchieri di vetro e i piatti di ceramica quando aiuta ad apparecchiare o lo stesso rispetto con cui si avvicina al nostro gatto Oreste e gli fa le carezze.

Il rispetto per le cose è importante, non c’è un’età per insegnarlo ai bambini.
A volte si è portati a pensare che i bambini piccoli non siano in grado di movimenti delicati, che gli oggetti fragili non debbano essere alla loro portata, manchiamo di  fiducia nei loro confronti. Ma se noi genitori spieghiamo ai nostri bambini in che modo approcciarsi a ciò che è delicato e diamo loro delle regole di comportamento, i nostri bambini ci sapranno stupire!

Nessun commento:

Posta un commento